Quando non si ha a disposizione il gesso o lo stucco, si può utilizzare la carta asciugatutto imbevuta di vinavil.
Questo è il procedimento da seguire:
– rivestire le facciate della casa in polistirolo con carta asciugatutto imbevuta di vinavil;
– per il tetto utilizzare corteccia d’albero ben sagomata ed incollata con colla a caldo;
– procedere infine alla colorazione.

Come realizzare un forno in stile popolare

Vi portiamo l’esempio di un forno realizzato in occasione del Presepe 2007.
Innanzitutto come struttura per la realizzazione dell’opera, abbiamo utilizzato quello che avevamo a disposizione in laboratorio: cartongesso, compensato e cartone. Per sagomare l’intelaiatura del forno abbiamo utilizzato una sega verticale elettrica, con seghettino sottile (fare sempre molta attenzione con questi attrezzi..) che è servita per tagliare a misura il cartongesso ed il compensato (per la struttura interna del forno: sia lo scomparto per il pane, sia lo scomparto dove anticamente veniva accesa la legna). La struttura esterna del forno, di cui la parte centrale in pietra ,ricavata rompendo con la tenaglia lastrine di marmo che successivamente sono state incollate con la colla per pavimenti, mentre le pareti laterali della scena erano semplicemente di polistirolo trattato con lo stucco in pasta e poi colorato,ovviamente dando diverse sfumature. Nelle foto che vi presentiamo vedrete Angelo Preziuso che ha collaborato alla realizzazione di varie scenografie del Presepio 2007 e che tuttora collabora alla parte organizzativa delle nostre mostre presepiali.
Inoltre nella parte superiore del forno, dove avevamo messo delle mini pagnotte cotte realmente nel forno domestico, abbiamo inserito una microlampada bianca a 12 volt, proprio per mettere in evidenza il pane;nella parte inferiore o apertura inferiore abbiamo inserito diverse micro lampade pulsanti coperte da tronchetti e rametti,proprio per simulare il fuoco che faceva cuocere il pane. Persino la pala del fornaio ed i sacchetti sono stati realizzati in maniera artigianale.

Oggettistica


si intravede nella foto un vaso in das,
un macinino e parte di una sedia vecchia; Presepe 2005

Anche le varie miniature del nostro Presepe vengono realizzate a mano come ad esempio i tavoli e le sedie ,alcuni piccoli vasi fatti col das attrezzi da lavoro di un tempo, sacchi di varie misure cuciti a mano ed anche i vestiti delle statue meccaniche, mobili antichizzati nelle nostre case realizzati con legno di recupero (spesso usiamo anche il legno “morbido” delle cassette di frutta), cornici di piccoli quadri (ricordiamo tra i nostri quadri in miniatura, adoperati per le nostre scenografie popolari: Santa Rita e San Francesco Antonio Fasani), mensole e porte.

Maestro delle lavorazioni in legno ed abile stuccatore (ha lavorato con noi fino al 2009) è Gianni Codianni che si è dedicato anche al montaggio in loco della struttura del Presepe insieme a Michele (che per il 2009 si è occupato con grande abilità delle statuine meccaniche e di alcune statiche) ed io, Omar Preziuso, mi occupo adesso della colorazione e delle costruzione delle case, delle luci e soprattutto dell’impianto elettrico. La regia del presepe,in passato, è stata curata da Gianni insieme a Michele ed Omar.

PER GLI EFFETTI LUMINOSI CHE ANDRETE A REALIZZARE, E’ CONSIGLIABILE FARE UNA BUONA SCORTA DI LAMPADE AD INCANDESCENZA

IL TRAMONTO (bisogna avere almeno una centralina con 4 dissolvenze)

Per realizzare il sole rosso al tramonto, abbiamo creato un’apertura a forma di sole nel nostro pannello in mdf che costituiva, la parte centrale del cielo nel Presepe 2004; tutti i pannelli del cielo erano coperti con un telo blu.
Dietro al pannello ,poco al di sotto dell’apertura sagomata con un seghetto alternativo(prestare sempre molta attenzione..), per simulare il sole rosso al tramonto, abbiamo utilizzato due luci spot rosse da 60 watt cadauna,
che fissate su una struttura il legno, illuminavano la sagoma del sole ricoperta (come del resto tutto il cielo) dal telo blu (usare sempre materiale elettrico di ottima qualità e se non si è in grado di usarlo, rivolgersi ad un esperto).

Casa realizzata con la tecnica del sughero

Questa casa è realizzata con la tecnica del sughero stuccato. I tempi di lavorazione sono abbastanza lunghi perchè bisogna ritagliare e incollare i mattoncini di sughero in modo irregolare sulla struttura in cartone della casa.
Poi si passa alla stuccatura del manufatto ed infine alla colorazione.
Per il tetto ho usato dei fogli di polistirene ritagliati in modo irregolare.
Particolare attenzione merita la colorazione: bisogna partire da un fondo scuro e poi procedere a pennello asciutto dando varie sfumature di colore ed evitando (è un consiglio!) di usare il bianco.
Al posto del colore bianco, io ho utilizzato il giallo Napoli e devo dire che sono soddisfatto del risultato.

L’ANGELO CHE SALE E SCENDE (IL MECCANISMO)

La donna che mostra la stoffa e la pecora che bruca (meccanismo)

L’uomo che gira l’arrosto (meccanismo)

 Il macellaio che affetta la carne (meccanismo)

Anna Maria Battista realizza con grande maestria tutte le minuterie in stoffa e ad uncinetto, dei perrsonaggi statici e  di quelli meccanici.

Il mare di Tiberiade

Realizzato in occasione del presepe 2011, con tubi in plexiglass trasparenti illuminati lateralmente da fari blu da 80 watt che seguono l’andamento luminoso delle fasi del giorno.
Durante la fase notturna, vi è dietro all’orrizzonte, un neon blu avvolto da vari strati di gelatina colorata,
di quella che si usa per dare il colore ai fari durante gli spettacoli teatrali.
I rulli trasparenti sono collegati tra loro da ruote dentate in pvc e vengono mossi da due motoriduttori.
I due rulli che si trovano all’orizzonte, sono fissi e già dipinti di blu scuro e servono a dare più profondità
al mare;per simulare la schiuma delle onde, abbiamo incollato sui rulli trasparenti, strati sottili d’ovatta.